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Che de le spine ancor nascon le rose,E d'una fetida erba nasce il giglio.
Ludovico Ariosto
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Qual d'acqua chiara il tremolante lume,Dal sol percossa o da' notturni rai,Per gli ampli tetti va con lungo saltoA destra et a sinistra, e basso et alto.
Ludovico Ariosto
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Come ordine era dato, il tutto avvenne,Che 'l consiglio del mal va raro invano.
Ludovico Ariosto
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Dolce cosa era la patria.
Ludovico Ariosto
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Natura il fece, e poi roppe la stampa.
Ludovico Ariosto
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Ben che stia mal che l'uom se stesso lodi.
Ludovico Ariosto
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Cieco a dargline impresa, e non por menteChe 'l fuoco arde la paglia facilmente.
Ludovico Ariosto
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Ch'aver può donna al mondo più di buono,A cui la castità levata sia?
Ludovico Ariosto
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Che quella che da l'oro e da l'argentoDifende il cor di pudicizia armato,Tra mille spade via più facilmenteDifenderallo, e in mezzo al fuoco ardente.
Ludovico Ariosto
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Natura inchina al male, e viene a farsiL'abito poi difficile a mutarsi.
Ludovico Ariosto
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Ben s'ode il ragionar, si vede il volto,Ma dentro il petto mal giudicar possi.
Ludovico Ariosto
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Che sarebbe pensier non troppo accorto,Perder duo vivi per salvar un morto.
Ludovico Ariosto
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Un magnanimo cor morte non prezza,Presta o tarda che sia, pur che ben muora.
Ludovico Ariosto
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Molti consigli de le donne sonoMeglio improviso, ch'a pensarvi, usciti.
Ludovico Ariosto
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Che ben pigliar nel crin la buona sorteCarlo sapea, quando volgea la faccia.
Ludovico Ariosto
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Che tosto o buona o ria che la fama esceFuor d'una bocca, in infinito cresce.
Ludovico Ariosto
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Convien chi ride, anco talor si lagni,E Fortuna talor trovi ribella.
Ludovico Ariosto
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Che l'uomo il suo destin fugge di raro.
Ludovico Ariosto
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Che talor cresce una beltà un bel manto.
Ludovico Ariosto
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Fu il vincer sempremai laudabil cosa,Vincasi o per fortuna o per ingegno.
Ludovico Ariosto
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Statti col dolce in bocca; e non ti dogliaCh'amareggiare al fin non te la voglia.
Ludovico Ariosto
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Così fa ch'ella un poco il duol raffrena;Ch'avendo ove sfogarlo, è meno acerbo.
Ludovico Ariosto
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Che per amor venne in furore e matto,d'huom che si saggio era stimato prima.
Ludovico Ariosto
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Che chi si truova in degno laccio preso,Se ben di sé vede sua donna schiva,Se in tutto aversa al suo desire acceso;Se bene Amor d'ogni mercede il priva,Poscia che 'l tempo e la fatica ha speso;Pur ch'altamente abbia locato il core,Pianger non de', se ben languisce e muore.
Ludovico Ariosto
