-
A chi in amor s'invecchia, oltr'ogni pena,Si convengono i ceppi e la catena.
Ludovico Ariosto -
Ordina l'uomo e Dio dispone.
Ludovico Ariosto
-
Misero è ben chi veder schiva il sole!
Ludovico Ariosto -
Di voce in voce e d'una in altra orecchiaIl grido e 'l bando per la terra scorse.
Ludovico Ariosto -
Quivi il crudo tiranno Amor, che sempreD'ogni promessa sua fu disleale,E sempre guarda come involva e stempreOgni nostro disegno razionale.
Ludovico Ariosto -
Void is contract made in fear.
Ludovico Ariosto -
Che dolce più, che più giocondo statoSaria di quel d'un amoroso core?Se non fosse l'uom sempre stimulatoDa quel sospetto rio, da quel timore,Da quel martìr, da quella frenesia,Da quella rabbia detta gelosia.
Ludovico Ariosto -
Le donne i cavallier, l'arme, gli amori,Le cortesie, l'audaci imprese io canto.
Ludovico Ariosto
-
Che de le spine ancor nascon le rose,E d'una fetida erba nasce il giglio.
Ludovico Ariosto -
Come ordine era dato, il tutto avvenne,Che 'l consiglio del mal va raro invano.
Ludovico Ariosto -
E tratto da la colera, aventosseCol pugno chiuso al re di Sericana.
Ludovico Ariosto -
Ma 'l populo facea come i più fanno,Ch'ubbidiscon più a quei che più in odio hanno.
Ludovico Ariosto -
Che non pur per cittadi e per castella,Ma per tuguri ancora e per feniliSpesso si trovan gli uomini gentili.
Ludovico Ariosto -
Qual d'acqua chiara il tremolante lume,Dal sol percossa o da' notturni rai,Per gli ampli tetti va con lungo saltoA destra et a sinistra, e basso et alto.
Ludovico Ariosto
-
Né spegner può, per starne l'acqua, il fuoco,Né può stato mutar, per mutar loco.
Ludovico Ariosto -
Sei giorni me n'andai matina e seraPer balze e per pendici orride e strane,Dove non via, dove sentier non era.
Ludovico Ariosto -
La Fortuna, che dei pazzi ha cura.
Ludovico Ariosto -
Non vi vieto per questo (ch'avrei torto)Che vi lasciate amar; che senza amanteSareste come inculta vite in orto,Che non ha palo ove s'appoggi o piante.
Ludovico Ariosto -
Alcun non può saper da chi sia amato,Quando felice in su la ruota siede:Però c'ha i veri e i finti amici a lato,Che mostran tutti una medesma fede.Se poi si cangia in tristo il lieto stato,Volta la turba adulatrice il piede;E quel che di cor ama riman forte,Ed ama il suo signor dopo la morte.
Ludovico Ariosto -
Dice il proverbio, ch'a trovar si vannoGli uomini spesso, e i monti fermi stanno.
Ludovico Ariosto
-
Se non volea pulir sua scusa tanto,Che la facesse di menzogna rea.
Ludovico Ariosto -
Ch'aver può donna al mondo più di buono,A cui la castità levata sia?
Ludovico Ariosto -
Convien chi ride, anco talor si lagni,E Fortuna talor trovi ribella.
Ludovico Ariosto -
Natura il fece, e poi roppe la stampa.
Ludovico Ariosto